Ed ecco che una mattina di giugno, tra tutti i matrimoni da organizzare, l’afa e l’adrenalina a mille, ricevo una telefonata da un numero straniero. Dall’altra parte la voce di un uomo con l’accento spagnolo, si chiama Fabio e parla un buon italiano, mi fa una proposta. Abbandono le mille cose in cui ero immersa, e ascolto: Fabio intende chiedere alla sua compagna di sposarlo, l’organizzatrice della proposta di matrimonio sarò io!
Ascoltare le richieste di Fabio è stato come rivivere una, cento fiabe, quelle che ti raccontano da bambina, in cui il principe salverà la principessa prigioniera nel castello.
Percepivo un animo sensibile e una voglia infinita di rendere quel momento unico e indimenticabile non per stupire parenti e amici ma solo per il piacere di vivere qualcosa di straordinario con lei, lontano da sguardi e commenti indiscreti.
Quando ho chiuso il telefono, mi sono sentita sinceramente emozionata e coinvolta. Ero stata investita di una missione importante, ho iniziato subito la ricerca del posto in cui io stessa avrei sognato di ricevere una proposta simile.
Proposta di matrimonio top secret
“Ci piacciono le cose semplici e originali”.
“Lei ha buon gusto. Siamo stati varie volte in Italia e, per esempio, ci piacciono gli ambienti rustici e di stile”.
Queste alcune delle indicazioni che Fabio mi ha inviato per email, avevo bisogno di una traccia da seguire per introdurmi lungo il loro cammino, con discrezione, e condurre i due innamorati dove entrambi volevano arrivare.
Ho proposto a Fabio una masseria in quel di Ostuni, Valle d’Itria e terra incantata. Il posto perfetto per una proposta di matrimonio, lo scrivevo qui qualche articolo fa.
Ogni anno, in occasione del compleanno di lei, Fabio e la sua compagna vanno a cena fuori, un posticino romantico e sempre diverso. Ma questa serata doveva essere ancor più speciale del solito. Fabio ed io abbiamo architettato tutto cercando di non far intendere nulla a lei, cosa non facile se pensate che i due erano in vacanza in Puglia e che i momenti per parlare al telefono erano davvero pochissimi!
Nonostante qualche piccola difficoltà, tutto è filato liscio. Sono arrivata a pensare che come collaboratrice dei servizi segreti non sarei per nulla male!
Con un tocco di magia e una cascata di luci
Sono arrivata sul posto in perfetto orario, ho assunto panni segretissimi e nessuno, eccetto lo staff addetto, conosceva la mia identità. La difficoltà della missione era amplificata dal tempo a mia disposizione, davvero ridotto! La coppia doveva fare un piccolo aperitivo in terrazza (in questa stessa location si sarebbe tenuta più tardi la proposta di matrimonio) e, poi, scendere in piscina per cenare. Ecco, io avrei avuto solo quell’oretta di tempo per allestire tutto.
Fabio e la sua compagna hanno cenato a bordo piscina, una serata romantica come tradizione vuole il giorno del compleanno di lei. Mentre gustavano la cena, io ero su in terrazza ad organizzare l’ambiente: petali di rosa, fiaccole, lanterne, cuscini e una tenda di luci, come una soglia da varcare per entrare in un’altra dimensione. Le file di luci lasciavano intravedere cosa c’era al di là. L’idea della tenda luminosa era proprio quella di separare l’ambiente dal resto, qui dentro avevo disposto cuscini e fotografie della coppia, una sorta di percorso in tappe della loro storia d’amore.
Avevo appena terminato quando il proprietario della masseria è venuto su in terrazza per dirmi che i signori avevano terminato il secondo e che, con la scusa di servire il dolce in altra location, stava per condurli di sopra.
Mamma mia, che emozione! Immaginate una masseria completamente al buio, illuminata solo dalla luce delle fiaccole, delle candele e da una pioggia di lucine, un’atmosfera surreale! Io, al posto della “ignara protagonista”, sarei scoppiata a piangere. E, difatti, anche lei ha fatto quello che tutte noi avremmo fatto: ha pianto e, soprattutto, ha detto sì!
Il romanticismo che mi piace
Una wedding planner mangia pane e romanticismo tutti i giorni, si nutre di nuovi spunti, studia affinché un ambiente, anche il più semplice, si tramuti in altro.
Ma nonostante i baci, i “sì” commossi, i fazzoletti usati con discrezione dal papà della sposa o la festa ben riuscita, posso assicurarvi che questa è stata una vera sorpresa. Fabio ha fatto un regalo a me, prima contattandomi e poi scegliendomi per organizzare la sua proposta di matrimonio.
“Together is better!”, dicono. Il motto di questa coppia (potete vederlo scritto sulle due lavagnette nella foto) è la dichiarazione d’amore più bella che le mie orecchie abbiano udito. Si tratta di fare una scelta: insieme si è più forti.