Non esistono matrimoni uguali, ogni unione rappresenta fedelmente la narrazione delle persone coinvolte.
Il concetto di matrimonio tailor made, cucito addosso come un abito sartoriale, è un punto fondamentale del mio lavoro.
L’attenzione e la ricerca, tipiche di questa modalità d’approccio, sono quel che serve per ottenere un risultato che non è mai uguale ad altri. Per questo, affermo con una certa convinzione “a ogni coppia il suo matrimonio”.

Recentemente ho dovuto misurarmi con la sfida più grande: organizzare il mio matrimonio!

Abituata a creare l’evento perfetto per le coppie che mi scelgono come loro wedding planner, non mi ero mai soffermata a riflettere su come volessi il mio matrimonio. In realtà credevo non sarebbe mai arrivato questo momento. E, invece, il mio quarantesimo compleanno si è trasformato in una romantica proposta di matrimonio.
Francesco e io abbiamo riflettuto molto su come avremmo voluto dirci di sì e, dopo aver scartato l’idea della fuga d’amore e del matrimonio faraonico, ci siamo diretti verso l’unica strada che ci rappresentava appieno.

Matrimonio civile in famiglia

Il nostro matrimonio civile ha assunto una dimensione familiare e intima.
Volevamo sentire l’abbraccio dei nostri cari e così è stato. Ci siamo scambiati le nostre promesse dinanzi agli occhi dei nostri genitori e di selezionatissimi parenti, con pochi clamori e parole, ma tanta commozione generale.

Alla conclusione dell’iter che ci ha reso marito e moglie, ci siamo stretti in un abbraccio.

Poi una bella foto di gruppo per le strade di Lecce, con la luce fotografica che questa città regala.

Il matrimonio intimo, un tipo di festa

Grazie alla mia professione, ho saggiato la bellezza e la poesia che certi matrimoni sanno regalare, ma ho conservato il mio pensiero (personalissimo) di voler separare il momento intimo e personale del matrimonio da quello del festeggiamento con gli amici. La nostra idea era quella di organizzare una festa memorabile, intrisa di allegria e spensieratezza, dove tutto – dall’abito al tipo di musica scelta – dovesse rispecchiare me e Francesco, la coppia che siamo tutti i giorni, nel quotidiano.

Ho scelto un abito dallo stile esotico, delicato ed elegante. Francesco ha optato per uno spezzato casual rigorosamente senza cravatta (chiedergli di metterla sarebbe stato il primo passo verso il divorzio!).
Il nostro era un party dove volevamo che tutti si sentissero informali o eleganti, secondo il loro stile, dove non ci fossero delle regole prescritte ma solo tanto divertimento.
Il matrimonio civile, dal tono intimo e familiare e, poi, la festa di matrimonio, così fresca e scanzonata, hanno regalato a me e Francesco la sensazione bellissima di veder realizzato il nostro matrimonio dei sogni.

Ecco perché, da wedding planner professionista, mi piace captare esigenze e desideri degli sposi per realizzare la festa che più li rispecchia. Non serve che sia convenzionale, tipica, che segua alla lettera i diktat che il bon ton impone. Serve, piuttosto, che sia il loro matrimonio unico e irripetibile, senza giudizi e influenze esterne.

Il nostro giorno è stato pieno di abbracci sinceri e di amore, di amici festosi e di brindisi, di balli scatenati e divertimento. A ognuno il suo.
Non abbiate timore nel prendere delle decisioni, portatele avanti con forza e determinazione, sia che desideriate un matrimonio classico, sia che desideriate un matrimonio fuori dagli schemi.
Io sono qui per questo!

Le immagini presenti in questo articolo sono a cura di Antonio Manzone, Fotograficamente.